Consigli Utili

Preliminari al Tiro

uitsIl tiratore deve arrivare al poligono di tiro in tempo utile per sbrigare con tutta tranquillità le operazioni preliminari alla gara, cioè:

–    ritirare gli eventuali documenti necessari per la gara;

–    accertare la regolarità dell’iscrizione;

–    far controllare l’arma;

–    prendere gli indumenti da tiro, le cartucce, gli accessori

dell’arma, il cannocchiale e tutto quel materiale che gli può ne­cessitare per il tiro;

–    deve presentarsi sul posto di tiro almeno 15 minuti prima della gara per poter predisporre tutto l’occorrente per il tiro stesso, per prendere contatto con il Commissario di tiro e con l’eventuale registratore, per approntare l’arma a seconda della posizione nella quale deve sparare e per eseguire alcuni esercizi di punteria d’ambientamento, in modo da poter atten­dere il segnale d’inizio della gara con tutta tranquillità.

Al contrario, se il tiratore non esegue in tempo tutte que­ste operazioni, o all’inizio della gara si accorge di aver dimen­ticato qualche cosa, si metterà in uno stato di agitazione che può pregiudicare il risultato.

Equipaggiamento

uitsNel tiro con carabine e fucili occorre avere un equipaggia­mento idoneo (scarpe, guanto, indumenti da tiro, ecc.) apposi­tamente confezionato ed adattato, che consenta al tiratore di prendere la posizione di tiro più stabile e gli permetta di domi­nare meglio l’arma.

L’utilità di tale equipaggiamento si rileva in misura mag­giore quando il tiratore si sia perfezionato ed abbia raggiunto un certo livello di rendimento; infatti, il principiante, prima di trarre giovamento dall’equipaggiamento, ha ben altre cose da impa­rare (posizioni di tiro, puntamento e soprattutto scattare l’arma). Egli, man mano che progredirà nei suoi risultati ed incontrerà maggiore difficoltà nel migliorarli, sentirà sempre più la neces­sità di perfezionare, tra l’altro, il suo equipaggiamento.

Il tiratore, pertanto, specialmente quando avrà raggiunto un certo grado di preparazione, è bene che si procuri un equipag­giamento idoneo e confezionato in modo da rientrare nelle pre­scrizioni del Regolamento di tiro.

Fiducia nell’Allenatore

uitsI tiratori, i quali fin dall’inizio della loro preparazione hanno avuto la possibilità di disporre di un allenatore di piena fiducia, sanno quanto sia preziosa la sua opera e non possono non avere fiducia in esso.

Non di questi, però, intendiamo parlare, essendo purtroppo pochissimi, ma della maggior parte dei tiratori, di coloro cioè che sono costretti a prepararsi da soli e che soltanto saltuariamente possono avere l’assistenza di un allenatore. Tali tiratori, molti dei quali sono dei veri e propri autodidatti, perché abituati ad una preparazione empirica basata sulle uniche esperienze personali, tranne eccezioni, stentano ad accettare o meglio a mettere in pratica i suggerimenti di un allenatore, pur di valore indiscusso.

E’ da tener presente che il tiratore potrà individuare i di­fetti dell’arma, delle cartucce, delle attrezzature di tiro, ma i propri difetti, che in genere sono sempre tanti, difficilmente riesce ad individuarli ed accettarli come tali per poterli correggere. L’allenatore invece trova sempre qualche errore nell’impostazione della posizione, nel modo d’imbracciare, d’impugnare e soprat­tutto di scattare l’arma, che il tiratore da solo non riuscirebbe mai a rilevare. E’ necessario, perciò, che il tiratore collabori con l’allenatore per la ricerca delle cause che impediscono di migliorare il risultato ed accetti i suoi consigli per eliminarle.

Inoltre, impegnato in una gara, il tiratore, quando sa di avere dietro di sé il proprio allenatore, al quale può rivolgersi fiducioso in qualsiasi momento per consigli e informazioni, si sentirà più confortato ed eseguirà la gara con maggiore tranquillità.

Talora, di tutte le persone che sono dietro al tiratore per seguire la gara, l’allenatore è forse l’unica persona che desideri sinceramente un buon risultato.

Concludiamo, pertanto, confermando che la presenza dell’allenatore, pur quando le sue capacità dovessero essere infe­riori a quelle del tiratore stesso, è sempre utile e dobbiamo avere fiducia in esso. Se tale fiducia dovesse mancare, l’opera dell’allenatore, in molti casi, potrebbe risultare non solo inutile, ma anche nociva.

Fiducia nell’Arma

uitsLa fiducia nella propria arma si riflette sia a livello psico­logico che sul piano pratico, in quanto mette il tiratore in con­dizione di fare pieno affidamento su di essa, senza la necessità di apportarvi continue modifiche.

Una volta che l’arma è stata adattata alla propria confor­mazione fisica, aggiustata nel tiro ed accertati i suoi requisiti di precisione, non bisogna più apportarvi modificazioni, ad ecce­zione di quelle piccole rettifiche al congegno di mira imposte dalle condizioni di luce o atmosferiche del momento.

lì tiratore che ha apportato alla sua arma tutti quegli adat­tamenti necessari consentiti, in modo tale che l’arma stessa manifesti alte qualità di rendimento, deve avere fiducia in essa, anche quando, per cause non chiaramente accertate, non do­vesse dare il risultato sperato.

Sappiamo che, quando un colpo non va a segno, il tiratore è portato istintivamente ad attribuirne la causa, quasi sempre e con molta superficialità, all’arma. Ciò accade più sovente nel caso in cui il tiratore abbia scarsa fiducia in questa. Se, al con­trario, stima la propria arma ed è sicuro del suo Ottimo rendi­mento, si sente spinto ad approfondire l’esame per ricercare in sé stesso i motivi dell’errore e non ravvisa più la necessità d’insistere ad apportare continue modifiche all’arma.

Ovviamente, le ottime doti di un’arma non possono durare sempre; ad un certo momento o per usura o perché sono stati

immessi sul mercato altri tipi di maggior pregio, il tiratore si sentirà naturalmente sollecitato da fattori esterni a venir meno alla fiducia nella propria arma fino a sostituirla con un’altra migliore.

Pregiudizi

uitsI pregiudizi inducono ad attribuire a persone, animali o cose qualità capaci d’influenzare le azioni di altre persone.

Tale convinzione determina nell’individuo superstizioso una condizione psichica anormale tale da essere facilmente influen­zato tutte le volte che incontra o vede il soggetto che pensa possa danneggiarlo.

In realtà nessun soggetto possiede qualità che possano essere trasmesse ad altri soggetti normali soltanto con il pen­siero. Infatti, le persone normali, cioè quelle non superstiziose, restano sempre tranquille e sicure di sé stesse, continuando a fornire normali prestazioni, senza difficoltà alcuna.

Pertanto, lo stato di disagio in cui si trova la persona che al contrario crede alla superstizione, è causato soltanto dal la­voro fantasioso della sua mente.

Al tiratore superstizioso accadrà spesso di dover compromettere la gara anche per questo irragionevole motivo.

Il tiratore, perciò, non deve credere alla superstizione; deve piuttosto pensare a correggere i propri difetti ed a prepararsi meglio, senza falsi e sciocchi timori.